Perché il tuo medico dovrebbe curarsi della giustizia sociale?
“WHY YOUR DOCTOR SHOULD CARE ABOUT SOCIAL JUSTICE”
“Our role as health professionals is not just to treat our patients but to sound the alarm and advocate for change. Rightfully or not, our societal position gives our voices great credibility, and we shouldn’t waste that”
Mary Basset ci parla di come il ruolo del medico non sia solo quello di curare il proprio paziente, ma di combattere per esso e per le cure che deve ricevere.
Viviamo in un mondo “avanzato, industrializzato, all’avanguardia” e diamo per scontata la presenza di medici, di farmaci, di cure, di poter essere curati nel miglior modo possibile. Questa condizione di privilegio non è, purtroppo, presente in tutti i Paesi del Mondo. Mary ci dice, parlando della terribile epidemia di HIV che ha interessato l’Africa: “Quando la cura contro il virus, che rimane l’arma più potente per curarlo, fu resa disponibile era troppo cara per la Sanità Africana, che non se la poteva permettere”.
Paul Farmer definisce la differenza nel permettersi le cure tra i popoli economicamente più avanzati e quelli più svantaggiati (ma non solo, anche tra generi diversi, etnie, sessualità e classi sociali) “violenza strutturale”; “strutturale” perché è intrinseca nell’economia e nella politica dei paesi avvantaggiati e non è (sempre) visibile dalle persone privilegiate e con il potere e “violenza” perché le morti premature, le sofferenze, le malattie che potrebbero essere curate e non lo sono sono violente nei confronti di chi ne è afflitto e dovrebbero essere evitate.
Oggigiorno non dobbiamo e possiamo solo curare il paziente dalle sue malattie e dai suoi disagi, ma dobbiamo combattere per loro e per l’uguaglianza anche in ambito sanitario, in modo che tutti possano accedere alle cure, tutti possano farsi curare, tutti abbiano i mezzi per proteggere e migliorare la loro salute.
È un tema molto importante, come è importante che il senso di giustizia sociale cresca in ogni medico, odontoiatra e persona nell’ambito sanitario. La scelta del percorso di studi in ambito medico-sanitario è sempre legata ad un voler aiutare le persone, voler migliorare la loro salute ed eliminare quello che è lo stato di sofferenza: ecco, ogni essere umano ha questi diritti e noi abbiamo il dovere di eliminare le divergenze che caratterizzano il mondo “avanzato” da quello “più indietro” perché siamo tutti essere umani, indipendentemente dal sesso, etnia, provenienza, stato sociale o orientamento sessuale.
E voi cosa ne pensate?
Valentina