Perchè la comodità ti rovinerà la vita
Bill Eckstorm è il CEO e fondatore dell’EcSell Institute, azienda di coaching focalizzata su percorsi di crescita personale.
Lavora per anni in un’azienda come dipendente fino a quando, nel 2008, viene licenziato.
La sua vita viene così stravolta. La perdita delle sicurezze finanziarie e professionali rappresentano per lui la più grande sensazione di disagio e disordine mai provata. Ed è proprio da quel disagio che ha inizio la sua crescita personale.
“Siamo naturalmente portati a scegliere l’ordine rispetto al disordine. Ma si cresce davvero solo in situazioni scomode”.
Negli anni Ecstorm sviluppa la teoria dei “Growth rings” (gli anelli di crescita).
Sono quattro gli stadi, o “anelli”, in cui è possibile trovarsi durante la vita: ristagno, ordine, complessità e chaos.
Il primo, il ristagno, è caratterizzato da monotonia, ripetitività, schemi da seguire. L’individualità e il pensiero critico vengono così soffocati.
L’antitesi è il caos, ovvero la totale perdita di controllo. Anch’esso di ostacolo per la crescita personale.
Arriva poi l’ordine, caratterizzato da routine, eccesso di controllo e comodità.
Può sembrare in apparenza la condizione più desiderabile, più comoda. Ma è proprio la comodità dell’ordine a bloccare la crescita personale.
Quando è possibile allora realizzare la propria crescita personale?
Nel momento in cui una situazione ci smuove o esce parzialmente dal nostro controllo, secondo Eckstorm si arriva all’anello della complessità. La percezione è quella di scomodità: la complessità non è nulla di più della distruzione dell’ordine. E l’ordine è comodo e rassicurante.
La risposta naturale è quella di allontanare tutto ciò che è disordinato e scomodo, ma è proprio questa l’occasione per prendere consapevolezza, crescere e diventare padroni del proprio modo di reagire.
Nel momento in cui si riesce a vedere le potenzialità della scomodità la vita può prendere una svolta curiosa.
Ci sono situazioni nella vita di ognuno di noi che innescano scomodità: un licenziamento, un esame andato male, la fine di una relazione o qualsiasi cosa che costituisca per noi un fallimento. Siamo portati a vedere eventi simili come un qualcosa da evitare a tutti i costi. Ma se iniziassimo a considerarli come un prezioso spunto di volta?
a volte ciò che accade non dipende da noi, ma come possiamo reagire e quanto possiamo crescere è tutto nelle nostre mani.
“Non è la scomodità di perdere il lavoro o di vivere un fallimento che va temuti, è l’ordine che bisogna temere di più. È la nostra volontà di accettare e cercare la complessità nella vita che detta la nostra crescita personale.”