Giornata internazionale del diritto all’infanzia
Ogni 20 novembre, da più di trent’anni, si celebra la Giornata internazionale del diritto all’infanzia.
Oggi vogliamo quindi dedicare uno spazio a questa ricorrenza, ricordando come nasca a seguito della sigla della Convenzione sui diritti dell’infanzia nel 1989.
Al di là dei 54 punti attraverso cui la Convenzione si articola, 4 sono i pilastri importanti che sintetizzano il diritto all’infanzia:
- Il diritto alla parità di trattamento, senza alcuna discriminazione;
- Il diritto alla salvaguardia del benessere;
- Il diritto alla vita e allo sviluppo;
- Il diritto all’ascolto e alla partecipazione;
Negli anni le istituzioni di tutto il mondo si sono impegnate a riconoscere questi diritti. Il mondo della politica, dell’economia, il mondo civile in generale, hanno portato avanti delle campagne di sensibilizzazione, promuovendo iniziative sociali concrete a favore di quella delicata e fondamentale fase della vita che è l’infanzia.
E come ha lavorato la famiglia in questi anni?
Come spunto di riflessione sul tema, vogliamo proporvi il talk di Julie Lythcott-Haims, educatrice ed autrice americana, dal titolo “How to raise successful kids, without over parenting“. (Come crescere figli di successo, senza strafare).
Di cosa si tratta?
Essere genitori non è facile. Nessuno di noi è perfetto e sbagliare fa parte del percorso.
Lythcott Haims vuole però farci riflettere su un aspetto a tratti critico della genitorialità: il sottile confine tra l’essere presenti e l’essere troppo presenti.
Quando l’attenzione verso i propri figli e figlie diventa eccessiva?
Per crescere e sviluppare una propria identità un bambino ha (anche) bisogno di sbagliare da solo, di capire cosa ama e non ama fare indipendentemente dai genitori che ha.
L’overparenting, ovvero l’eccessiva interferenza nella vita dei figli, è un tema sul quale vale la pena ragionare.
Secondo Lythcott Haims , nuoce al diritto all’infanzia e al diritto di una bambino di crescere libero e consapevole di se stesso.
E voi cosa ne pensate?