I 40 Fingers Guitar Quartet sono quattro brillanti chitarristi italiani accomunati dalla passione per lo strumento e grande abilità tecnica. Con storie musicali diversissime, esplorano nel nome del fingerpicking nuovi universi sonori proponendo un vasto repertorio sia di brani originali sia di cover arrangiate per quattro chitarre.
Tutti ben noti per i loro numerosi progetti: Matteo Brenci (Jack Savoretti, Elisa, Jake Barker, The Topix), Emanuele Grafitti (Canto Libero), Enrico Maria Milanesi (Kythara Trio), Andrea Vittori (The Winged Leaves). La formazione originale nata nel 2017 assieme al chitarrista Marco Steffè (con cui la band realizza l’album di esordio “40 Fingers” disponibile su tutte le piattaforme digitali) viene modificata nell’ottobre 2019 con l’ingresso di Enrico Maria Milanesi.
Dal vivo la scaletta comprende sia brani originali che riarrangiamenti per quattro chitarre di grandi classici della musica moderna, spaziando da capolavori come “Libertango” di Astor Piazzolla, a “Hotel California” degli Eagles, “Sultans of Swing” dei Dire Straits, “Africa” dei Toto, “Tears in Heaven” di Eric Clapton, “While my Guitar Gently Weeps” dei Beatles fino a “L’Estate” di Vivaldi.
La passione condivisa per il mondo del cinema e per le musiche dei film ha fatto sì che i quattro si cimentassero anche in una serie di interessanti arrangiamenti di famose colonne sonore tra cui la loro versione “a 40 dita” dei due momenti principali dell’opera di John Williams sulla saga di George Lucas (Star Wars), vale a dire il “Main Theme” e la celeberrima “Marcia Imperiale”.
Di recente hanno scelto di riarrangiare “Bohemian Rhapsody” dei Queen: il risultato è stato sorprendente! Il video ad oggi conta 5 milioni di visualizzazioni su YouTube e tra i riconoscimenti ricevuti c’è stato quello dei Queen stessi che hanno inserito il link del video dei 40 Fingers con tanto di complimenti nel loro sito ufficiale. «Ci mandano spesso cover di canzoni dei Queen e ciascuna a suo modo è unica e speciale, ma qualche volta qualcosa ci colpisce in maniera particolare e questa è una di quelle volte. Grazie a Matteo, Emanuele, Marco e Andrea, o 40 Fingers come si fanno chiamare, per aver creato una versione stupenda di “Bohemian Rhapsody”. Buon Ascolto!»: questo si leggeva nella sezione news del cliccatissimo sito ufficiale dei Queen.
http://www.queenonline.com/news/40-fingers-bohemian-rhapsody
E il 21 marzo 2019 un estratto del brano è passato anche su Radio Deejay nella trasmissione “Il Rosario della Sera” di Fiorello che si è profuso in complimenti ai musicisti triestini, raccontando di come Brian May ne sia rimasto entusiasta.
Imperdibili dal vivo, i quattro propongono uno spettacolo emozionante e coinvolgente, in un viaggio dal jazz alla musica classica, dal flamenco alle suggestioni celtiche e irlandesi, dal pop al rock. «Ciascuno di noi – racconta Emanuele Grafitti – ha un’estrazione stilistica diversa, chi viene dalla musica classica e jazz, chi ha più abilità di composizione e arrangiamento, chi ha un animo rock. Questo fa sì che si mescolino quattro generi molto diversi, fattore determinante soprattutto per la resa dei nostri brani originali. La differenza di influenze è un po’ la nostra forza». Senza barriere linguistiche, con il linguaggio universale delle loro chitarre, i 40 Fingers hanno le carte in regola per arrivare ovunque.