Il nuovo formato TED per condividere nuove idee e progetti inediti tutto l’anno. Un ciclo di Talk per approfondire temi rilevanti e di varia natura, dalla medicina alla psicologia, fino all’ambiente e molto altro.
ABSTRACT
Lo studio e la pianificazione della mobilità riconoscono ai caratteri degli insediamenti un ruolo determinante nella generazione di flussi di persone, beni e merci e negli spostamenti fisici che ne derivano: comprendere la relazione concreta e immateriale tra gli elementi puntuali e diffusi degli insediamenti e la domanda di mobilità è dunque un requisito imprescindibile per una buona pianificazione. Il concetto di Smart Mobility è strettamente collegato all’idea di Smart City dove, grazie alla diffusione delle nuove tecnologie (Intelligenza Artificiale, Internet delle cose, blockchain e reti di nuova generazione), si mettono in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale dei cittadini al fine di soddisfare le loro esigenze, quelle delle imprese e delle Istituzioni. La Smart Mobility punta ad offrire ai cittadini un’esperienza di mobilità completamente nuova, flessibile, integrata dal primo all’ultimo miglio, rendendo i flussi più veloci, sicuri, efficienti, meno inquinanti e quindi più sostenibili.
RELATORE
Elisabetta Venco, Ingegnere/Architetto, è Ricercatore RTDb in Tecnica e Pianificazione Urbanistica e docente del corso di Tecnica Urbanistica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) dell’Università di Pavia. Autore e co-autore di numerose pubblicazioni scientifiche e monografie in ambito nazionale e internazionale: la base delle sue ricerche si ritrova nella pianificazione e progettazione territoriale e urbanistica e nello studio e nella definizione di strumenti per la città flessibile, smart, sostenibile e sicura, declinati nella pianificazione preventiva per la riduzione dei rischi naturali con particolare riferimento alla riduzione dell’esposizione urbana. Significative le ricerche condotte su approcci metodologici per lo sviluppo e la riqualificazione dei percorsi ciclo-pedonali in ambito urbano e territoriale, per lo sviluppo delle comunità energetiche in ambito urbano e per lo sviluppo del contesto rural-urban.
ABSTRACT
Chi siamo noi per gli altri? Nella risposta a questa domanda sta l’essenza della nostra identità. Ma come è cambiato il nostro ‘essere per gli altri’ con l’avvento delle tecnologie digitali? La tecnologia ci consente oggi di conservare per un tempo indeterminato una quantità di informazioni inimmaginabile. E di generare nuova conoscenza elaborando e correlando queste informazioni. Chi detiene queste capacità può arrivare a conoscerci meglio di quanto noi stessi non ci conosciamo. Per questo sono necessarie norme a tutela della persona (e della sua identità). Ma dobbiamo anche imparare a difenderci dagli abusi digitali, ben sapendo che chi intende abusare della nostra identità non si porrà il problema di rispettare le norme. E non basta, se vogliamo davvero proteggere la nostra identità, dobbiamo imparare a convivere con la memoria infinita della Rete.
RELATORE
Antonio Barili è Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia, dove si occupa di Informatica Forense ed è titolare degli insegnamenti di “Algoritmi e Strutture Dati” e “Information Security”. Ha tenuto corsi e seminari di Informatica Forense presso le Università di Padova e Roma “La Sapienza” e presso la Scuola di Dottorato dell’Università di Trento. E’ inoltre docente accreditato presso la Scuola Superiore della Magistratura.
Dal 2004 è responsabile del Laboratorio di Informatica Forense dell’Università di Pavia, veste nella quale ha trattato numerosi casi per conto dell’Autorità Giudiziaria.
ABSTRACT
E’difficile e alquanto “rischioso” assimilare il farmaco ad un normale “prodotto” di consumo sviluppato dall’industria; questo per i suoi evidenti legami con la salute dell’uomo e per la sua capillare diffusione nella società moderna. La principale caratteristica del mercato farmaceutico risiede nel fatto che non esiste coincidenza tra soggetto che sceglie il farmaco da acquistare (il medico), il soggetto che lo consuma (il paziente) e in vari casi con chi lo paga, ossia lo Stato, tramite il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Il farmaco viene considerato un “bene sociale” per i suoi stretti rapporti con la salute dell’uomo. La riconosciuta natura di bene “sociale” attribuita al farmaco, ha portato a “socializzare” una quota rilevante del suo consumo, ossia ponendo a carico della collettività la totalità o una parte del suo costo, entrando quindi a far parte integrante dei meccanismi di redistribuzione del reddito attuate dai diversi paesi ad economia avanzata.
L’obiettivo del contenimento della spesa pubblica per i farmaci è una necessità che è sorta man mano che è cresciuta la presenza del settore pubblico nel ruolo di principale finanziatore della spesa farmaceutica, che pone il SSN come principale acquirente dei farmaci offerti sul mercato. Quindi in seguito alla socializzazione della domanda, il prezzo dei farmaci assume una duplice valenza: da una parte deve essere adeguato a remunerare l’attività produttiva delle imprese, d’altra parte la sua definizione, da parte dell’autorità pubblica, determina indirettamente l’ammontare delle risorse a carico del SSN da destinare alla spesa farmaceutica. Le esigenze attuali di un maggiore controllo della spesa pubblica implicano che la crescita della spesa farmaceutica divenga economicamente sostenibile e giustificabile in termini di obiettivi di salute da perseguire.
RELATORE
Giorgio Lorenzo Colombo, dal 2002 è docente di Organizzazione Aziendale presso Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Pavia. E’ direttore scientifico del Master MAMAF in Marketing & Management nel settore farmaceutico e del Centro di Economia e valutazione del Farmaco e delle Tecnologie sanitarie – CEFAT, sempre presso l’Università di Pavia. Dal 1994 è tra i soci fondatori di S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, società di ricerca e consulenza in economia sanitaria, farmacoeconomia e outcomes research. E’ autore e co-autore di oltre 220 pubblicazioni scientifiche e 3 monografie, membro di comitati scientifici di riviste peer-review nazionali ed internazionali. Dal 2008 è Editor-in-Chief di ClinicoEconomics and Outcomes Research Journal.
ABSTRACT
A volte per trovare soluzioni non serve cercare lontano, ma basta guardare a ciò che ci circonda: la natura. Come diceva Albert Einstein “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”. Ed in effetti molto spesso è proprio così.
Seguire le modalità naturali nel non disperdere risorse, nello sfruttare l’energia, nel recuperare il corso e il ciclo delle acque, solo per fare alcuni esempi, rappresenta una logica che sfrutta applicazioni che considerano sistemi già sperimentati, proprio dalla natura, da circa 4.5 miliardi di anni.
Essa nasconde un’immensa ricchezza e complessità che la scienza studia e copia per implementare tecnologie.
RELATORE
Piero Manzoni è nato a Bergamo l’8 ottobre 1962, ha lavorato in precedenza nel Gruppo Schneider (ex Marlin Gerin), e dal 1994 al 2001 ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali apicali all’interno del Gruppo ABB, di Siemens Italia ed ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di Atel Energia SpA (oggi Alpiq). E’ stato Amministratore Delegato di Falck Renewables SpA e Falck Energy SpA, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Falck SpA, Presidente di Falck Renewables Wind Ltd. E’ attualmente Amministratore Delegato di Neorurale SpA, Presidente di MenoEnergia e Presidente di Acqua&Sole. Piero Manzoni ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano ed è titolare di un diploma di Master in Business Administration.
ABSTRACT
In questo Talk, Gabriella Greison racconta, dal punto di vista scientifico, come i cambiamenti climatici stanno impattando sul nostro pianeta. I media sono pieni di affermazioni contrastanti e accese discussioni sui rischi associati al cambiamento climatico, finalmente una fisica fa chiarezza, spiegando in maniera concisa la scienza alla base di tutto questo. La narrazione di Greison ripercorre i progressi degli scienziati verso la moderna comprensione del clima terrestre e del futuro del pianeta, con un’apertura finale verso il nucleare, come unica arma realmente disponibile oggi contro i cambiamenti climatici.
RELATORE
Gabriella Greison è fisica, scrittrice, attrice, conduttrice, divulgatrice scientifica, ed è definita “la Rockstar della Fisica”. È autrice di undici libri di divulgazione scientifica sulla meccanica quantistica, storia della fisica, e le grandi scienziate: tre argomenti che le stanno molto a cuore. Tra questi: “L’incredibile cena dei fisici quantistici” (Salani); “Sei donne che hanno cambiato il mondo” (Bollati Boringhieri); “Ucciderò il gatto di Schrödinger” (Mondadori); “Ogni cosa è collegata” (Mondadori). Da ogni libro ha tratto un monologo o uno spettacolo teatrale, che porta in tour nei teatri di tutta Italia, e non solo. Ha ideato e condotto diverse trasmissioni televisive, tra cui “Pillole di fisica” sulla Rai, “Il favoloso mondo della fisica quantistica” su Mediaset, “La teoria di tutte” su Sky Italia. E’ creatrice di podcast e programmi radiofonici. È genovese di origini scozzesi, vive in Italia, tra Milano e Genova, è molto presente sui social. Laureata in Fisica nucleare all’Università Statale di Milano, ha lavorato in tanti posti prestigiosi, tra cui l’École Polytechnique di Parigi.